Colpi di scena, scambi di ruolo, sconfessioni, tradimenti, posizioni rinnegate, riproposte, ri-rinnegate. Il rapporto tra il presidente americano e il capo del Cremlino a tratti sembra fatto di ripicche tra amanti delusi, il cui ultimo capitolo sono le sanzioni al petrolio russo. Ma anche se i due si punzecchiano, pure con aghi aguzzi, non sembrano per nulla intenzionati a rompere sul serio
È assai significativo lo scambio di battute a distanza tra Trump e Putin che, come un romanzo a puntate, procede tra colpi di scena, scambi di ruolo, sconfessioni, tradimenti, posizioni rinnegate, riproposte, ri-rinnegate. Sino a sembrare ripicche tra amanti delusi. Che, nell'ultimo episodio, sono arrivati alfine al solito tema: i soldi. Nessuna questione di principio, nessun valore, nessuna visione strategica, nessuna considerazione geopolitica, ma solo la prosaicità del vil denaro. Del resto i


