- Il referendum costituzionale non riguarda il presidente del Consiglio Conte. Dicendo senza nessuna particolare enfasi che voterà “sì”. Non c’è nessuna ragione per la quale un’eventuale vittoria del No debba inciderà sulla sua carica istituzionale.
- Il referendum riguarda semmai parlamentari e dirigenti delle Cinque Stelle, il Pd e i parlamentari della Lega, autrice della proposta originaria di “taglio delle poltrone”
- Nessuna crisi di governo è giustificabile, e certamente non la sarebbe per il presidente Sergio Mattarella, nella delicatissima fase in cui il governo ha l’obbligo di formulare progetti fattibili, limpidi nei costi e nei tempi, per ottenere i sussidi e i prestiti del piano Next Generation Eu.
Alla pletora di informazioni manipolate, di retroscena fantasiosi, di postscena immaginari che andranno rapidamente al macero consentendo ai loro pronosticatori di farla franca, vorrei contrapporre alcuni ragionamenti, realistici e lineari (sic). No, il referendum costituzionale non riguarda il governo se non in minima e trascurabile parte. Le revisioni costituzionali le propongono i partiti e le analizzano e, eventualmente, le approvano i parlamentari. Ciascuno di loro in coscienza e, quando ce


