Le dimissioni di Zingaretti

Questo Pd ha fallito, o viene rifondato o muore

LaPresse
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  • Su sette segretari tre hanno cambiato partito, due hanno cambiato lavoro, uno risiede al governo, l’ultimo si è appena dimesso spendendo parole durissime verso la classe dirigente che per ventiquattro mesi aveva provato a gestire.
  • Un bagaglio di attrezzi (vocazione maggioritaria malamente intesa, partito pigliatutto) della storia del Pd oggi è più zavorra che sostanza.
  • Al contrario, resiste nel discorso di Prodi del 2006 la potenzialità di un soggetto aperto e inclusivo, un vero Partito Democratico capace soprattutto ora di restituire una casa ai tanti orfani di una sinistra persa e spersa nei rivoli del volontarismo, ma che a una cultura riconoscibile potrebbero aderire di slancio.

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