08 febbraio 2022 • 20:16Aggiornato, 08 febbraio 2022 • 20:17
La radiografia della “crisi dei partiti” si mostra nitida ai cultori della materia televisiva seguendo in streaming le audizioni tra i vertici Rai e la commissione di Vigilanza.
Di tanto in tanto echeggia in quell’aula l’affermazione che il parlamento sia l’“editore” della Rai, anche se non c’è nessuna legge che lo scriva.
Ma anche prendendo per buona una tale autoaffermazione, si tratta di capire se il parlamento sia editore tiranno o di garanzia.