Astenersi è una libertà democratica. Ma davanti alla progressiva erosione dei diritti democratici, la graduale irrilevanza del parlamento e l’abuso dei decreti legge, esercitare la libertà di voto attraverso il non-voto significa svuotare di senso la democrazia diretta. E dimenticare il periodo storico precedente a quello in cui la Costituzione vide la luce
Il referendum dell’8 e del 9 giugno ha visto protagonisti, ancora una volta, coloro i quali non hanno votato. È una libertà democratica anche astenersi. Ma, ora che il referendum si è tenuto, può risultare più chiaro spiegare cosa significhi esercitare la libertà di voto attraverso l’inerzia, cioè il non-voto. I cittadini, durante la pandemia, hanno sperimentato la restrizione delle proprie libertà costituzionali, avvertendone forse solo in quel momento l’importanza. Alcuni di essi hanno probab



