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Referendum sulla giustizia, contro il “quesito implicito”

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio

Giuseppe Dossetti era assai circospetto in tema di consultazioni referendarie. Non solo a motivo del suo orgoglioso parlamentarismo, ma anche in ragione di una distinzione sulla quale ci avvertiva: quella tra quesito esplicito (formale-letterale) del referendum e quesito implicito. Nel caso della riforma Nordio vi è il rischio se non la certezza che il quesito si risolva nel seguente: «Hai fiducia nel governo o più ancora in Meloni?» 

In tema di referendum costituzionale, su queste pagine, ho già avuto modo di ricordare l’ultima battaglia del vecchio monaco-costituente Giuseppe Dossetti che nel 1994, dopo una vita di raccoglimento, riprese parola contro le minacce alla Costituzione portate dalla coppia Silvio Berlusconi-Umberto Bossi, che prospettavano un mix di bonapartismo e di secessionismo. Tra i suoi moniti, merita rammentarne uno che oggi si ripropone. Per inciso, Dossetti era assai circospetto in tema di referendum. No

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