Giuseppe Dossetti era assai circospetto in tema di consultazioni referendarie. Non solo a motivo del suo orgoglioso parlamentarismo, ma anche in ragione di una distinzione sulla quale ci avvertiva: quella tra quesito esplicito (formale-letterale) del referendum e quesito implicito. Nel caso della riforma Nordio vi è il rischio se non la certezza che il quesito si risolva nel seguente: «Hai fiducia nel governo o più ancora in Meloni?»
In tema di referendum costituzionale, su queste pagine, ho già avuto modo di ricordare l’ultima battaglia del vecchio monaco-costituente Giuseppe Dossetti che nel 1994, dopo una vita di raccoglimento, riprese parola contro le minacce alla Costituzione portate dalla coppia Silvio Berlusconi-Umberto Bossi, che prospettavano un mix di bonapartismo e di secessionismo. Tra i suoi moniti, merita rammentarne uno che oggi si ripropone. Per inciso, Dossetti era assai circospetto in tema di referendum. No


