l’analisi

Regoliamo il caos globale, serve un’altra Bretton Woods

L’assenza di una voce autonoma europea nel nuovo ordine globale priva il mondo di un attore in grado di bilanciare le spinte contrapposte delle superpotenze cinese e americana. È forse questa la conseguenza più grave della recente evoluzione storica

La storia della nuova geografia economica mondiale sta accelerando. Due grandi poli, Stati Uniti e Cina, emergono come centri egemonici attorno ai quali orbitano regioni periferiche in cerca di un ruolo nella ridefinizione degli equilibri di potere. Queste aree non hanno ancora preso una posizione netta, ma si stanno muovendo sul piano delle relazioni internazionali per avvicinarsi a chi offre maggiori garanzie. Le guerre vere e proprie e i dazi economici fanno parte dello stesso schema: sono st

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