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I trasferimenti di armi sono legali, ma gli stati dovranno guardare alle conseguenze

01 March 2022, Bavaria, Nuremberg: U.S. soldiers lined up at Albrecht D'rer Airport next to a just-landed Boeing 767-300, holding their handguns. 200 U.S. soldiers, who are being transferred from Nuremberg to the 7th Army Training Command (7th ATC) in Grafenwoehr, landed in Nuremberg coming from the United States. Photo by: Karl-Josef Hildenbrand/picture-alliance/dpa/AP Images
01 March 2022, Bavaria, Nuremberg: U.S. soldiers lined up at Albrecht D'rer Airport next to a just-landed Boeing 767-300, holding their handguns. 200 U.S. soldiers, who are being transferred from Nuremberg to the 7th Army Training Command (7th ATC) in Grafenwoehr, landed in Nuremberg coming from the United States. Photo by: Karl-Josef Hildenbrand/picture-alliance/dpa/AP Images
  • Nel caso in cui si trasferiscano armamenti ad un paese coinvolto in un conflitto armato come l’Ucraina attualmente, la legalità di questi trasferimenti si basa su come viene definito il conflitto.
  • La reazione armata all’invasione illegale russa può essere classificata come l’esercizio del diritto all’autotutela da parte dell’Ucraina, ma le norme che regolano questi trasferimenti richiedono anche agli stati esportatori di valutare che il paese che le riceve non vada a commettere violazioni del diritto internazionale.
  • Nonostante la legalità di questi trasferimenti, gli stati devono tenere conto delle conseguenze di questi trasferimenti a lungo termine, tra cui la possibilità che queste armi finiscano in mani indesiderate

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