- Fra le conferenze stampa del dopo voto quella che ha suscitato maggiore interesse, almeno ai miei occhi, è stata senza dubbio quella di Matteo Salvini.
- Dal 2018 il leader della Lega ha compiuto una serie tale di giravolte che nemmeno il suo fan più sfegatato avrebbe potuto seguirlo.
- La mancanza di autocritica aumenta il rischio di destabilizzare il nuovo governo. Non c’è da esserne troppo felici: un nuovo governo tecnico, o semi tale, sarebbe l’atto di certificazione notarile dell’agonizzante democrazia italiana.
Salvini ha torto, la crisi della Lega non è colpa dell’adesione al governo Draghi
27 settembre 2022 • 12:00Aggiornato, 27 settembre 2022 • 12:01