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Sci, pranzi, spostamenti: la logica che manca a molte regole del Dpcm di Natale

  • Sono stati emanati gli attesi provvedimenti natalizi. La logica di talune misure è oscura. Il rischio è che i cittadini stentino a rispettare quelle la cui spiegazione faticano a intravedere.
  • Alcune disposizioni paiono dettate da un Governo che non si fida dei cittadini, i quali a propria a volta tendono a diffidare di chi, nonostante la palese impreparazione alla prevista “seconda ondata”, ne ha imputato la colpa esclusivamente ai comportamenti delle persone durante le vacanze estive.
  • Ad esempio, non ci si potrà spostare tra Comuni il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio. Così non si potranno incontrare coloro i quali si erano frequentati fino alla Vigilia. E non ci si potrà muovere tra Comuni vicini, mentre resta consentita la mobilità nell’area di Comuni ben più ampi.

Sono stati emanati gli attesi provvedimenti natalizi. Il 2 dicembre, con un decreto legge, il governo ha delineato la cornice del decreto del presidente del Consiglio, che puntualmente è arrivato il 3 dicembre, dopo il solito Consiglio dei ministri in piena notte. Il “favore delle tenebre” continua a essere la cifra distintiva, e non è solo una questione di orari. Oscura è, infatti, la logica di talune misure. E il rischio è che i cittadini stentino a rispettare quelle la cui spiegazione fatican

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