- Mario Draghi ha promesso di intervenire sulla concorrenza e contro le rendite: c’è già una occasione per dimostrare che fa sul serio, le concessioni balneari.
- Il 3 Dicembre 2020 la Commissione Ue ha messo in mora l'Italia sulle concessioni balneari; sembra un tema minore ma è gravido di rischi.
- Le concessioni su beni scarsi come le spiagge, scrive la Ue, van date per tempi limitati con gare pubbliche trasparenti, per difendere i cittadini dal monopolio.
Nel discorso al Senato il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto: «Chiederò all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato di produrre in tempi brevi come previsto dalla legge annuale sulla Concorrenza le sue proposte in questo campo». Di sobrietà al governo c’è bisogno, ma egli poteva marcare più la cesura con un passato in cui la difesa della concorrenza non ha tenuto svegli i governanti: di “leggi annuali” ce n’è stata solo una, dal 2017. L’occasione per attuare concretament



