- Con la legge di Bilancio 2021 si intende raddoppiare lo sgravio contributivo per l’assunzione di donne disoccupate, portando al 100 per cento (limite massimo di 6.000 euro annui) quello previsto dalla cosiddetta legge Fornero. L’agevolazione è tesa a favorire il lavoro femminile: peccato dimentichi le donne.
- L’efficacia della misura rischia di essere depotenziata se prima non si creano le condizioni affinché le donne non solo possano lavorare, ma abbiano convenienza nel farlo.
- In mancanza di tali condizioni, sorge il sospetto che si tratti di una misura di facciata, per accaparrarsi simpatie “al femminile”, senza incidere sulle disparità come e quanto serve.
Secondo gli ultimi dati Istat, il tasso di occupazione femminile è pari al 49 per cento - lontano dal 60 per cento fissato nella strategia di Lisbona (2000) - nonché minore di circa 18 punti rispetto al tasso di occupazione maschile (68,7 per cento). La relazione sul bilancio di genere del ministero dell'Economia ha di recente delineato vari profili delle diseguaglianze nel lavoro. E il Covid-19 le sta peggiorando. Sulle disparità si sofferma la Commissione europea nelle raccomandazioni per il S


