Non c’è ragione di fare crociate contro la tecnologia. Eppure, quei pochi secondi grotteschi mandati in onda dalla televisione di stato per promuovere uno dei programmi più importanti dell’anno, hanno tutta l’aria di una presa in giro. Ma per fortuna, la gerarchia tra analogico e digitale è presto ristabilita dalle elezioni campane
«C’era una volta un castello reale, un po’ artificiale» dice la voce narrante del promo di Sanremo Giovani, mentre Gianluca Gazzoli con la faccia di Favino – sappiamo che l’Ia ha ancora qualche dettaglio da perfezionare – galoppa sul suo destriero. Ad aspettarlo tra drappi e araldi, Carlo Conti vestito da regnante che con voce robotica lo investe del suo nuovo ruolo, conduttore della kermesse in tariffa young. Dal podcast Basement – The BSMT by Gianluca Gazzoli – all’Ariston, il cavaliere già va


