Nessuno sembra più scandalizzarsi se il presidente di un grande paese occidentale esibisce i suoi affari con alcuni dei paesi più ricchi e meno democratici del mondo. Eppure è proprio in questi suoi viaggi che egli svela l’essenza del suo programma politico: più soldi ci saranno per pochi, meno diritti ci saranno per tutti
Pecunia non olet. Nessuno sembra più scandalizzarsi se il presidente di un grande paese occidentale esibisce i suoi affari con alcuni dei paesi più ricchi e meno democratici del mondo. A maggior ragione se questo presidente risponde al nome di Donald Trump, la cui primitività della razionalità politica è cosa nota: tutto si riduce ad affari – che riguardino gli Stati Uniti o soltanto la sua ditta personale, come spiegava magistralmente Mario Del Pero su questo giornale qualche giorno fa. Ma ques



