IL WEEK-END DEL GRAN PREMIO DI FORMULA 1: UNA MAPPA SENTIMENTALE

Senna, Fellini e l’anarchia. Un lampo che si chiama Imola

Sulla via Emilia, quella riga dritta che corre dal Po al mare, all’improvviso appare Imola: siamo già in Romagna, ma in provincia di Bologna, il confine è vago. Qui Enzo Ferrari ebbe un’intuizione nel 1948: c’era da ricostruire l’Italia, perché non cominciare dal rumore del mutòr? Il duello Villeneuve-Pironi, l’attesa per Kimi Antonelli, la domenica da estranei per i residenti all’interno del circuito

Sulla via Emilia, quella riga dritta che corre dal Po al mare, all’improvviso appare Imola: siamo già in Romagna, ma in provincia di Bologna, il confine è vago. Secondo il detto popolare, per capire dove sei basta fermarsi in un cortile e chiedere da bere: se ti offrono un bicchier d’acqua sei in Emilia, se ti danno del Sangiovese sei in Romagna. «Questo pezzo di terra è tutt’al più un’infrastruttura ambientale tirata su da Dio in persona per consentire agli uomini di creare la Ferrari», scrisse

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