uniti o divisi?

Non basta un programma alternativo: la sinistra ricostruisca un alfabeto comune

Se la destra con la sua ideologia venata da pulsioni antimoderne prevale tra i perdenti dei nuovi assetti economici e sociali, al campo progressista spetta l’opera più faticosa che è ricucire il senso di una società dell’inclusione che vuol dire la possibilità mai negata una volta e per sempre di emanciparsi dalla sfera dei bisogni primari in una dimensione collettiva

Domenica scorsa, Achille Occhetto su questo giornale ha fotografato il compito nuovo della sinistra a fronte di un mondo ribaltato nelle sue fondamenta. Il senso era che non si tratta solamente di sortire da una condizione di minorità nei confronti della destra trumpiana, ma di attrezzare una reazione alla volontà di archiviare la democrazia liberale in un connubio tra tecno-finanza e tecno-politica che riassume un cambio di egemonia culturale. In particolare, l’analisi di Occhetto incitava la p

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