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Smart working, l’accordo tra governo e parti sociali è una buona notizia

LaPresse
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  • L’accordo raggiunto dalle parti sociali è una buona notizia, perché lo smart working non è la modalità emergenziale del lavoro, ma la sua evoluzione strutturale. Per questo è da regolare, così da valorizzarne gli aspetti positivi e superare quelli negativi.
  • L’accordo definisce il lavoro da remoto come lavoro per obiettivi, senza il vincolo di orari fissi. Sancisce il diritto alla disconnessione e chiarisce che il costo degli strumenti per l’esercizio della prestazione lavorativa è a carico delle imprese.
  • Non c’è il legame tra smart working e donne, troppo spesso utilizzato. Come se il lavoro da remoto fosse uno strumento loro dedicato. Come se la conciliazione con la cura fosse un problema delle donne.

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