Dopo la sconfitta alle regionali di Madrid Pablo Iglesias, leader e fondatore di Podemos, ha annunciato il suo addio alla politica.
Le identità dei popoli si trasformano, certo, nel corso del tempo, ma sono il prodotto del coagularsi di processi lunghi e profondi.
La pretesa dei populisti di sinistra di rimodellarle dall’oggi al domani attraverso la trasfusione di precetti del politicamente corretto che avrebbero dovuto trasformare la diffidenza verso gli immigrati in apertura alla loro accoglienza e suscitare fra gli elettori dei partiti populisti di destra sensibilità verso le istanze Lgbt, si è scontrata duramente con la realtà.
Nell’epoca dei flussi comunicativi istantanei, ci sono immagini che, anche sui punti di svolta della politica, dicono più di qualsiasi sofisticata argomentazione. La fotografia di Pablo Iglesias che sta circolando su giornali e web da qualche ora è certamente una di quelle. Tagliata la fluente coda di cavallo che da sempre ne caratterizzava la figura, capelli acconciati in una foggia ordinaria, l’ex leader di Podemos si è fatto ritrarre mentre, seduto comodamente, con un’espressione assorta in



