È vero che la spesa per la difesa comporta iniezioni di spesa pubblica che potenzialmente accrescono il tasso di crescita, ma è anche vero che distrugge risorse, accresce l’incertezza, limita gli scambi internazionali e sottrae risorse per usi più produttivi
Recentemente il ministro Guido Crosetto ha dichiarato che compito della difesa è generare crescita economica. Si tratta di una tesi diffusa a destra, motivata con la convinzione che le innovazioni nel settore militare si trasmettano al resto dell’economia, con effetti propulsivi. Nel caso europeo, l’aumento delle spese militari al 5 per cento del Pil trova anche questa motivazione. Analisi marxiste condividono l’idea che il keynesismo militare sia il principale strumento di cui il capitalismo si



