Poteva essere un’occasione straordinaria per il processo evolutivo dell’Italia, e invece da qualche tempo si è tramutato in un incubo di cui pochi parlano. Manca infatti una banca dati centrale in cui registrare i possessori dello Spid ed evitare che un soggetto possa avere più di una identità digitale o tante senza averle chieste e quindi senza saperlo. Quest’ultima fattispecie è un fertilizzante straordinario per abusi di mille varietà
Doveva essere la soluzione per l’identificazione digitale, una sorta di Dna esclusivo in grado di farci riconoscere in maniera univoca e permetterci di fruire di servizi della Pubblica amministrazione e di compiere tante altre operazioni semplificate da un valido sistema tecnologico validato e garantito niente meno che dall’AgID, ovvero dall’Agenzia istituzione preposta alla informatizzazione e alla virtualizzazione del Paese. Poteva essere un’occasione straordinaria per il processo evolutivo de



