- Il rischio “stagflation”, un rallentamento economico con il contemporaneo aumento dell’inflazione, aleggia sui mercati: molti tratti della congiuntura attuale ricordano infatti gli anni Settanta.
- Anche allora l’inflazione era riapparsa dopo un lungo periodo di stabilità dei prezzi, con la fine della convertibilità aurea del dollaro e dei cambi fissi, in un periodo di politiche fiscali fortemente espansive e politiche monetarie accomodanti.
- In questo contesto, sopravviene uno shock energetico causato da guerra e sanzioni (oggi, l’Ucraina, allora la guerra dello Yom Kippur e la crisi degli ostaggi in Iran).
Il rischio “stagflation”, un rallentamento economico con il contemporaneo aumento dell’inflazione, aleggia sui mercati: molti tratti della congiuntura attuale ricordano infatti gli anni settanta: anche allora l’inflazione era riapparsa dopo un lungo periodo di stabilità dei prezzi, con la fine della convertibilità aurea del dollaro e dei cambi fissi, in un periodo di politiche fiscali fortemente espansive e politiche monetarie accomodanti (oggi per via della pandemia e la crisi energetica; ieri



