Commenti

La pietà è morta nella Striscia di Gaza: l’orrore, l’allucinazione e le critiche silenziate

L’occupazione totale annunciata dal governo israeliano sembra l’ultimo atto di una allucinazione collettiva, perché significa la cancellazione pervicace di qualunque regola di convivenza civile. Ma per chi ha qualcosa da obiettare è sempre pronta l’accusa di antisemitismo, come se Israele in nome delle sofferenze storiche avesse diritto a perseguire qualunque nefandezza

Benjamin Netanyahu ha annunciato l’operazione di terra su vasta scala, che significa, tradotto, l’occupazione della Striscia di Gaza. Si porta come corollario l’ennesimo spostamento di centinaia di migliaia di palestinesi come fossero pacchi postali, il loro destino da 19 mesi a questa parte. Il tutto mentre gli aiuti umanitari sono fermi ai confini, le agenzie dell’Onu stimano che almeno 66mila bambini soffrono di gravi forme di malnutrizione e le persone di regola consumano un pasto ogni 2-3 g

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE