Cosa importa a noi periferici e peninsulari del sindaco della Grande Mela? Nulla, in teoria. Ma dopo un secolo di soft power ed egemonia culturale Made in Usa abbiamo il diritto di sentirci un po’ cittadini di New York, almeno per qualche ora
Zohran Mamdani è il nuovo sindaco di New York. E mentre da una parte si immagina l’Armata Rossa che marcia sulla Fifth Avenue in nome della Shariah per distruggere quel che resta dell’Occidente, dall’altra è lecito concedersi un briciolo di entusiasmo, seppur circoscritto, momentaneo e transatlantico, per questo trentaquattrenne che sembra pensato da un animatore Pixar per incarnare l’antitesi di Donald Trump e che non ha il terrore di pronunciare parole proibite come “socialismo”. Il nostro top



