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L’ordine liberale è morto, l’interregno genera mostri

Il vecchio ordine è quasi del tutto scomparso, ma un nuovo ordine non si è affermato. Non è neppure alle viste. Tutti i “sovranismi”, nessuno escluso, da un lato, cercano accordi e favoritismi personalizzati. Dall’altro, si oppongono a prospettive più ampie di collaborazione che potrebbero condurre a nuovi equilibri internazionali

L’ordine politico internazionale liberale è venuto meno da più di un decennio. Era definito liberale in quanto basato sul riconoscimento, la protezione e la promozione dell’autonomia degli Stati e dei diritti e delle libertà dei cittadini. Soltanto parzialmente e non dappertutto riuscì a conseguire questi obiettivi. Pertanto è giustamente criticabile. Però, in qualche modo garantì che le due superpotenze Usa e Urss non si facessero la guerra e che, seppure grazie all’equilibrio detto “del terror

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