- Ogni partito dovrebbe dire in modo esplicito quale linea intende seguire nel contrasto al virus e nell’utilizzo dei fondi europei. Pochi punti, molto chiari.
- Sulla base di quelli impostiamo il tentativo di costruire una maggioranza capace di resistere almeno fino all’elezione del presidente della Repubblica, rinviando tutti i dossier potenzialmente divisivi e non urgenti.
- L’emergenza impone di scegliere le priorità. Gli elettori capirebbero questo approccio, non un negoziato sugli incarichi.
Sarebbe bello uscire da questa crisi di governo con una maggioranza compatta, un presidente del Consiglio forte e dotato di un’agenda chiara, pronto ad affrontare le uniche due grandi questioni rilevanti: la pandemia e il Recovery Plan. Sarebbe bello ma non sembrano essercene le condizioni, sia perché i numeri in parlamento rendono difficile costruire maggioranze più stabili e omogenee di quelle che abbiamo visto dal 2018, ma anche perché i partiti paiono avere ben altre priorità. Tutti i lea



