Il segretario di Stato Parolin si era mosso con felpata prudenza. Una candidatura amplificata dai media. Non ce l’ha fatta. Per la seconda volta si guarda lontano dall’Europa. Prevost è espressione esistenziale di una chiesa che va in missione
I gesti ampi delle mani e delle braccia, Robert Francis Prevost è entrato sulla scena mondiale come un attore consumato di Hollywood, ma è stata l’unica concessione visibile alla provenienza geografica. La sua elezione è la vittoria finale di papa Francesco, di un conclave meticcio costruito in dodici anni di pontificato, dove ogni appartenenza ne contiene un’altra. Così, il primo papa nordamericano della storia non saluta in inglese ma si rivolge in spagnolo ai fedeli della sua diocesi di Chicl



