diario di viaggio

Una delegazione per la pace arriva a Kiev. L’Europa non si accontenti delle armi

(Il gruppo ha superato il confine e si è diretto a Kiev. A sinistra, l'eurodeputato Majorino)
(Il gruppo ha superato il confine e si è diretto a Kiev. A sinistra, l'eurodeputato Majorino)
  • L’eurodeputato Pierfrancesco Majorino si è messo in cammino verso Kiev assieme a «un gruppo di attivisti particolare e ostinato, di pacifisti e pacificatori». Questo è il suo diario di viaggio con le voci di sindaci e attivisti ucraini, di attivisti italiani, in uno «scambio tra popoli» che è resistenza anch’esso. 
  • «Il nostro è un tentativo difficile ma necessario», ripete come un mantra Angelo Moretti, portavoce del Mean, il Movimento europeo di azione nonviolenta che aggrega trentacinque organizzazioni italiane, promotore di un’iniziativa che si presenta come un gesto innanzitutto non scontato.
  • Riccardo Bonacina, Marco Bentivogli, Marianella Sclavi e altre voci del Mean ribadiscono in continuazione un concetto semplice: «Non bastano le armi», e domandano all’Europa, se posso riassumere così, di non «accontentarsi». Da eurodeputato Majorino dice che le risoluzioni non bastano, serve «un’Europa esigente».

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