Gli orfani del Novecento hanno riscoperto con Bergoglio una nostalgia per il messaggio cristiano, non più vissuto in opposizione con il socialismo. L’incondizionata venerazione è stata poi favorita dal fascino per l’aspetto messianico e per l’eroismo individuale: una sorta di “culto del capo”
L’incondizionata venerazione che molta parte del popolo di sinistra in Italia ha nutrito nei confronti del papa appena scomparso è l’espressione di un sentimento profondo, segnala un cambiamento culturale importante e nient’affatto transitorio. A nutrirlo quel sentimento sono stati soprattutto gli orfani del Novecento, le generazioni più mature, le quali, nelle parole e nei gesti di Francesco, hanno visto materializzarsi buona parte dei loro ideali e delle loro speranze. Alla base della fascinaz



