25 novembre – chi chiede che non se ne parli

Una questione di potere: nella mente di chi nega il femminicidio

Il negazionismo della violenza di genere e delle dinamiche patriarcali è molto simile a quello del cambiamento climatico: chi nega si fa bastare la propria esperienza. Non c’è fact checking che tenga; mantenere lo status quo, per i negazionisti, e smettere di occuparsi di violenza di genere, vuol dire mantenere il proprio potere. Che resta saldamente in mano agli uomini

Ci ricordiamo di quel cartello affisso a una sedia di un’aula dell’università del Salento, un posto riservato a Ilaria Sula, vittima di femminicidio, lo scorso 26 marzo? «Sarebbe dovuta essere a lezione anche lei», era la dedica dei suoi coetanei. Ma da quel foglio era stata cancellata, con un tratto di penna nera, proprio la parola «femminicidio». Un termine che ha quasi cinquant’anni di storia, ed esattamente da quasi cinquant’anni ha i suoi detrattori. Persone che negano l’esistenza di questa

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