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Costruire la pace «nella mente degli uomini»: ecco perché l’Unesco va difeso

La scelta degli Stati Uniti di uscire dall’organizzazione riapre l’annoso dibattito sul multilateralismo. L’Italia è certamente più nota per il potere dispiegato attraverso il soft power che per quello hard. Basterebbe questo per comprendere sino a che punto il multilateralismo andrebbe difeso alle nostre latitudini

«Poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nella mente degli uomini che devono essere costruite le difese della pace». Il preambolo dell’atto costitutivo dell’Unesco (l’organizzazione delle Nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura) è tra i più evocativi dell’intera galassia delle organizzazioni internazionali. Redatto nel 1945 su iniziativa della Conferenza dei ministri dell’educazione alleati contro il nazismo (Came), l’atto è entrato in vigore l’anno successivo, e l’I

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