- Pietro Bartolo interviene dopo il nostro lungo servizio sulle complicità europee nei respingimenti dei migranti al largo della Libia. «C’è poco da nascondere: l’Agenzia europea sembra svolgere il suo compito al contrario».
- «Quelle persone che stanno rischiando la vita ti lasciano un senso di insostenibile impotenza. Soprattutto se pensi che l’Ue si mostra, in questo caso, non con la faccia della solidarietà ma con il volto scuro della fortezza che respinge e che sovvenziona la cosiddetta “guardia costiera” libica».
- «Questa situazione è al centro della nostra iniziativa al Parlamento europeo. L’attività del direttore di Frontex, Fabrice Leggieri, è oggetto di attenzione della commissione “Libertà civili, Giustizia e Affari Interni”. Il Gruppo S&D ne ha chiesto ripetutamente le dimissioni mentre l’organismo di sorveglianza finanziaria ha aperto un’inchiesta interna che potrebbe portare ad esiti clamorosi».
Io li ho visti gli aerei di Frontex sorvolare quel tratto di mare vicino le coste della Libia. Il 24 febbraio, a bordo di un Colibrì dei “Pilotes Volontaires”, li ho visti all’opera mentre perlustravano la zona «a caccia dei barconi». C’è poco da nascondere: l’Agenzia europea sembra svolgere il suo compito al contrario. Non controlla solo le frontiere, ma a quanto pare si adopera per favorire i respingimenti illegali dei migranti verso la Libia che non è, secondo le norme internazionali, un por



