Bilanci pesanti

L’università dimenticata, in manovra poche risorse e standard Ue lontani

Se calcolata in termini reali, la dotazione pro capite del Ffo per studente e docente si è ridotta, tra il 2014 e il 2025, di circa il 20 per cento. A incidere, la crescita degli iscritti, oggi poco meno di due milioni, l’espansione del personale docente precario – che supera le 30 mila unità – e l’inflazione

Nel 2024, secondo il rapporto Education at a Glance dell’Ocse, l’Italia ha investito appena lo 0,6 per cento del Pil nell’istruzione universitaria, contro una media internazionale dell’1,3 per cento e una europea dell’1,1 per cento. Questo significa che per allinearsi agli standard continentali il Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) per le università statali – che nel 2025 è ammontato a circa 9 miliardi e 360 milioni di euro per 68 atenei – dovrebbe raddoppiare, superando i 18 miliardi. Ovvia

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