- Quando ho preso in giro l’accademichese, alcuni colleghi mi hanno detto che la deriva burocratica del linguaggio scolastico è peggio del linguaggio astruso degli articoli accademici
- Non sono d’accordo. Perché l’accademichese è un’antilingua fatta per essere incomprensibile, mentre il didattichese è una lingua delirante
- La sua incomprensibilità non è dovuta a una natura esoterica, ma semplicemente da un completo scollamento rispetto alla realtà
Di recente mi è capitato di prendere pubblicamente in giro il linguaggio volutamente astruso degli articoli accademici italiani di area umanistica: l’accademichese, un’antilingua con cui coloro che teoricamente dovrebbero fare un uso consapevole dell’italiano in realtà lo scempiano con espressioni ottocentesche, fioriture di avverbi barocchi e sintassi involute al limite dell’anacoluto. Ne è seguita una levata di scudi: non per difendere l’accademichese, ma per dire che esistono lingue che so



