Acqua chiusa di Voltolini, Amianto di Prunetti e Malesangue di Cataldi: cosa hanno in comune questi libri? Raccontano storie di lavoro, di fabbrica, in cui le singole vicende parlano anche di quelle collettive
La grande fabbrica Michelin è solo un cratere in un quartiere di Torino nelle pagine di Acqua chiusa di Dario Voltolini: il fantasma di un tempo passato, ormai solo deserto e detriti, popolato da mostri che non esistono più («Avevano addomi di mostro vulcanico, queste fabbriche, con temperature elevatissime che riducevano la materia in liquidi»). Gorghi e detriti Lo scrittore racconta quel che è rimasto, cioè quasi niente («Resta una torre che da sola rende ancora oggi l’idea di cos’era questo p



