La scrittrice britannica Jan Morris, romanziera, storica e giornalista apprezzata autrice di reportage di viaggio, è morta venerdì 20 novembre all'età di 94 anni al Bryn Beryl Hospital di Pwllheli, nel Galles. L'annuncio della scomparsa è stato dato dal figlio Twm alla Bbc: «Jan Morris ha iniziato il suo più grande viaggio. Lascia sulla riva del fiume la sua compagna di una vita, Elizabeth».

Morris ha scritto più di 40 libri tra cui una notevole trilogia sull'impero britannico, dal titolo "Pax Britannica" (1968-78), tradotta in italiano da Il Saggiatore con il titolo "Per volontà del cielo. 1837-1897. Nascita di un impero". Era nato il 2 ottobre 1926 a Clevedon, nel Somerset, come James Morris. Nel 1972 si sottopose ad un’operazione di cambio del sesso, passando da uomo a donna e cambiando il suo nome in Jan. Elizabeth Tuckniss era la moglie di Morris prima dell'intervento chirurgico: avevano già cinque figli e sono sempre rimasti insieme, entrando in seguito in un'unione civile.

Oltre a un'apprezzata carriera nella narrativa, Jan Morris è stato corrispondente di guerra e i suoi innumerevoli viaggi sono stati raccontati in numerosi libri. In italiano l'editore Il Saggiatore ha pubblicato "Trieste, o del nessun luogo". Ha dedicato monografie e ritratti a tante città, in particolare a Oxford, Venezia (in Italia è uscito "Venezia il bestiario" da L'Altra Riva), Hong Kong e New York.

Tra i suoi libri in italiano anche "Europa dal cielo" (Rizzoli). Durante la seconda guerra mondiale, Morris prestò servizio nella Royal Lancers e nel 1945 fu inviato nel Territorio Libero di Trieste, durante l'occupazione americana. Morris era particolarmente noto come giornalista per aver annunciato la conquista dell'Everest da parte di Edmund Hillary, in uno scoop esclusivo per "The Times" nel 1953. Morris faceva parte della spedizione.

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