Cultura

Addio a Jean-Luc Nancy, il filosofo che ci ha insegnato a pensare con il corpo

CC-BY-SA 3.0
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Il pensatore francese morto a 81 anni ha indagato la bestia nera di tutti i filosofi: il corpo. Con i suoi cambiamenti, invecchiamenti, i suoi piaceri e dispiaceri momentanei, le sue rotture e la sua spazzatura

  • Il filosofo Jean-Luc Nancy è scomparso il 24 agosto a 81 anni. Formazione kantiana e heideggeriana, brodo di coltura francese novecentesco, quindi pronto ad attraversare l’irrazionale sulla strada ferrata del pensiero moderno.
  • Ha indagato la bestia nera di tutti i filosofi: il corpo. Con i suoi cambiamenti, invecchiamenti, i suoi piaceri e dispiaceri momentanei, le sue rotture e la sua spazzatura.
  • Nella vastissima produzione di Nancy c’è un piccolo libro molto potente: All’ascolto (Raffaello Cortina) in cui si prova a dare la preminenza, piuttosto che al vedere, all’ascoltare: l’udito è un senso meno nobile della vista. 

«La vista è la puttana dei sensi», disse Keith Richards, anima nera alchemica dei Rolling Stones. La frase sta a pennello anche a Jean-Luc Nancy, scomparso il 24 agosto a 81 anni. Formazione kantiana e heideggeriana, brodo di coltura francese novecentesco, quindi pronto ad attraversare l’irrazionale sulla strada ferrata del pensiero moderno. Chiarezza, distinzione e fascinazione per l’irrazionale. Se i primi due elementi vi sembrano in contrasto col terzo, be’, avete ragione: è una strada che

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