Thalatta

L’attrazione innata per il mare può trasformarsi in un abisso

Illustrazione di Doriano Strologo
Illustrazione di Doriano Strologo

È l’istinto che spinge i mercenari greci a osservare le onde, in una terra straniera, nell’Anabasi di Senofonte. Ma è anche la profondità dove si sfidano i dilemmi etici della protagonista dell’ultimo romanzo di Emiliano Poddi

 

  • Nel passaggio forse più celebre dell’opera, Senofonte immortala il momento in cui, davanti al mare, i soldati gridano in coro nella loro lingua materna: «Thalatta!». Come se nominare il mare lo rendesse più vero; come i bambini invocano il nome della mamma, il suo nome più comune e più antico, per rassicurarsi, per ricordarsi che è vicina.
  • E quello stesso richiamo torna nel romanzo di Emiliano Poddi, da poco in libreria per Feltrinelli, Quest’ora sommersa, incastonato dentro una fantasticheria iperrealista di vendetta tanto concreta quanto impossibile.
  • Il mare, però si trasforma in un abisso. E, quando si guarda dentro un abisso, bisogna fare molta attenzione.

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