Anna Oxa è ormai un nome ben noto al pubblico di Sanremo, perché ha calcato il palco dell’Ariston per ben quattordici volte. Ora, a distanza di dodici anni dall’ultima partecipazione, torna a Sanremo con il brano Sali (Canto dell’anima), scritto da lei insieme ad altri autori, tra cui il cantante Francesco Bianconi dei Baustelle. 

LA STORIA

Anna Oxa, all’anagrafe Anna Hoxha, nasce a Bari nel 1961. Entra nel mondo della musica proprio con la sua partecipazione a Sanremo 1978, con il brano Un’emozione da poco, con cui arriva prima nella categoria “interpreti”. Un brano tornato in auge dopo l’intrpretazione di Luca Marinelli in “Jeeg Robot”.

Sempre nel 1978 esce il suo primo album, Oxanna. Da lì, in dieci anni rilascia altri sette album e partecipa ben cinque volte a Sanremo. Il 1989 è il suo anno. Oxa è di nuovo in competizione all’Ariston, stavolta in coppia con Fausto Leali sulle note del brano Ti lascerò, che garantisce ai due la vittoria. Sempre nello stesso anno, la cantante pubblica il suo nono disco, Tutti i brividi del mondo.

Da quell’anno fino al 2003 Oxa pubblica cinque album. Quello del 2003, Ho un sogno, diventa disco d’oro. Nel 2006 Oxa partecipa per la tredicesima volta a Sanremo con Processo a me stessa. Oxa torna sulle scene televisive nel 2010, e nel 2011 ripartecipa di nuovo al festival con La mia anima d’uomo

Sali (canto dell’anima)

Bocche piene di falsità che nutre il mondo
Mani prive di dignità, votate a Dio
Sali, uomo, sali e dimentica
Sali e ritorna alla (tua) nascita
Occhi dell’ambiguità dei nostri tempi
Vite frammentate senza verità
Sali, donna, sali e resuscita
Sali e ritorna alla (tua) nascita
Libera l’anima
Come rondini la sera
Vola libera
Nitida come il canto dell’anima
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
E che non ha nome
Arca dell’umanità andata a fondo
Cuori puri mangiati dall’avidità
Sali e poi un’altra vita tu
Vivrai, Vivrai, Vivrai,
Vivrai, Vivrai, Vivrai,
Vivrai, Vivrai, Vivrai
Libera l’anima
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
Sali… sali… Rosa… sali
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
E che non ha nome… oh…
Che non ha nome
Oh… oh… oh… oh… oh… oh… oh…
Nitida l’anima
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
E che non ha nome

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