Un gallerista in libreria

Le anime intrecciate fra le pagine dei libri di Jean Frémon

Jean Frémon e David Hockney, Honfleur, Normandia, 2018. Foto Françoise Frémon
Jean Frémon e David Hockney, Honfleur, Normandia, 2018. Foto Françoise Frémon
  • Presidente, direttore generale e amministritatore delegato della Galerie Lelong, Jean Frémon scrive libri in cui realtà e finzione si intrecciano, permettendo di scoprire meglio la vita degli artisti con cui è in contatto.
  • Nella sua carriera ha lavorato con artisti quali Francis Bacon, Antoni Tàpies, Louise Bourgeois, Jannis Kounellis, Robert Ryman, Sean Scully, Jaume Plensa e David Hockney.
  • «Non sono un gallerista che scrive per hobby», spiega. «Sono uno scrittore che ha scelto la professione del gallerista».

La notizia di una mostra di David Hockney, uno dei più celebrati artisti contemporanei, al parigino Musée de l’Orangerie il prossimo autunno è una di quelle che accendono di trepidazione gli appassionati d’arte. Ma è una notizia che si può trovare in Internet. Non altrettanto agevolmente, invece, si potrà capire quali circostanze esistenziali abbiano condotto l’ottantatreenne pittore britannico a esporre accanto alle Ninfee di Monet, a meno di non avere il privilegio di parlarne con Jean Frémon

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