Santa Claus è un’invenzione ottocentesca, ma si tratta della versione laicizzata del vescovo di Myra di cui ha mantenuto il colore rosso del mantello. Una figura che viene venerata in varie parti del mondo. Oggi la chiesa lo festeggia
In certi momenti si può dubitare dell’esistenza di un governo. Ma non si può dubitare dell’esistenza di Babbo Natale. Che ha un nome: Nicola. San Nicola di Bari, Nicola di Myra, Nicolò o Niccolò, Nikolaus, Sinterklaas, Santa Claus.
Se atei, agnostici, cattolici “adulti”, “latenti”, “oppositivi”, per Natale ordiniamo su un sito di e-commerce qualcosa di rosso, stiamo evocando il colore della veste di un vescovo del IV secolo.
Il culto di San Nicola si espande nei secoli seguendo una traccia tipica della religione cristiana: il corpo. Le reliquie di San Nicola sono particolari perché se bruciate emanano un profumo, caratteristica dei santi cosiddetti “mirobiti”.
Dpcm che vanno e Dpcm che vengono. Direttive che non dirigono, applicate in modo diverso in posti diversi in momenti diversi. Annunci che si scoprono pre-annunci, ma che annunciano più degli annunci ufficiali, ufficialità che non provengono dai preposti uffici. Commissari che dicono cose inverosimili, scompaiono, ne compaiono altri, scompaiono. Smaterializzati. Tra le nebbie di Catanzaro (dove non c’è la nebbia), risucchiati da ambiguità decisionali. In certi momenti si può dubitare dell’esisten



