- Sono quattro. Un’oca, una sterna (forse), una nube di scriccioli invisibili, un puffin. Sono islandesi.
- A volte sono puri, nel senso che nascono vivono volano cantano si riproducono muoiono in quella che Giorgio Manganelli chiamava l’«isola pianeta», tra la Groenlandia e lo spazio siderale.
- Altre volte hanno origini vaghe, sono serenamente meticci, oriundi, in transito, nomadi volanti che non sanno che quella grande crosta di ghiacci si chiama Islanda.
Sono quattro. Un’oca, una sterna (forse), una nube di scriccioli invisibili, un puffin. Sono islandesi. A volte sono puri, nel senso che nascono vivono volano cantano si riproducono muoiono in quella che Giorgio Manganelli chiamava l’«isola pianeta», tra la Groenlandia e lo spazio siderale; altre volte hanno origini vaghe, sono serenamente meticci, oriundi, in transito, nomadi volanti che non sanno che quella grande crosta di ghiacci sabbie vegetazione bassa campi di lava cittadine minuscole ca



