Cultura

Catherine Camus, custode di memorie: «Tutto quello che ho imparato da mio padre»

Con l’aiuto di sua figlia Elisabeth, nella casa in Provenza acquistata con i soldi del Nobel per la letteratura, gestisce e governa l’eredità letteraria dello scrittore francese: «Un uomo divertente. Diceva che il calcio insegna come la palla non arriva mai dal lato in cui te la aspetti». L’infanzia, le discriminazioni a scuola per le origini modeste, l’epistolario tra Albert e la sua amante. E poi il presente: «I rivoltosi oggi? Glucksman, Saviano e Zelensky»

L’allergia al polline, oggi, tormenta un po’ Catherine Camus, e però non le fa perdere il sorriso e anzi le risate quando prende in giro certi politici di Francia. Alle sue spalle un arco in mattoni bianchi e librerie stracolme di libri e di carte. Al suo fianco la figlia Elisabeth, la aiuta nella gestione dell’eredità paterna. È nella casa di Lourmarin in Provenza, acquistata dal padre con i soldi del Nobel per la letteratura, ricevuto a soli 44 anni. Lo straniero è ancora tra i libri più letti

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