Cultura

Che fatica andare a Berlino: la diffidenza tra l’Orso e l’Italia

Eccezion fatta per lo scorso anno, in cui la presenza italiana alla Berlinale è stata consistente e diversificata nelle forme e i generi, nelle ultime edizioni è stata evidente la fatica per conquistare una posizione definita nel festival più attento all’importanza sociale dei film. Gli ultimi nostri titoli premiati sono stati infatti Cesare deve morire (2012) e Fuocoammare (2016). Il caso di Come la notte, il dilemma dell’identità e la questione multiculturale

Eccezion fatta per lo scorso anno, in cui la presenza italiana alla Berlinale è stata consistente e diversificata nelle forme e i generi, tra le due serie tv Supersex e Dostojevskij, l’esordio alla regia di Margherita Vicario, Gloria!, e la distopia di Piero Messina, Another End, ecco, negli ultimi anni, invece, il cinema italiano sta faticando a conquistarsi una posizione definita all’interno del festival. Facendo una breve panoramica: ricordiamo, tra il 2022 e il 2023, la regia in solitaria di

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