- L’aumento di attenzione verso l’uso della lettera schwa, dell’asterisco, della desinenza -u, ovvero intorno alle proposte per rendere la lingua italiana un luogo in cui possano trovare espressione e pari dignità tutte le soggettività, sta provocando una serie crescente di reazioni ostili.
- Tali pratiche linguistiche in questi ultimi due anni sono arrivate a un pubblico più ampio anche grazie ai social network, acceleratori dei mutamenti linguistici che nel corso del Novecento avvenivano con più lentezza.
- A ben guardare alla storia, la lingua si autotutela: sopravvivono alle mode del momento solo quelle innovazioni che funzionano per il sistema, ovvero che permettono di trasmettere in modo chiaro un concetto e che sanno, nel contempo, rispondere alle nuove esigenze comunicative che si fanno strada.
Chi ha paura dell’evoluzione? La schwa non è l’apocalisse
28 ottobre 2021 • 20:00