La tendenza a identificare il comportamento indisciplinato di bambini e ragazzi come una patologia rischia di eludere il peso di fattori ambientali e familiari, legittimando così processi di esclusione sociale
Da tempo molti problemi di carattere educativo e sociale sembrano essere diventati di competenza della medicina e della psicologia. L’invasione di campo sarebbe motivata da un’ottima ragione: favorire l’inclusione grazie a una didattica più individualizzata. A prima vista sembrerebbe una proposta sensata. Per molto tempo, infatti, il modello medico ha contribuito allo sviluppo di una pedagogia progressista. I medici sono stati i primi a mettere l’accento su un principio fondamentale, quello di e



