-
La regina arrivava all’ombrellone alle undici in punto. Compulsava con voluttà l’iPhone il tempo di una sigaretta, una sola. Poi, già nerissima, bruciava nel sole.
-
Forse non era la più bella dello stabilimento ma si comportava come se lo fosse. E tutti i bagnanti le credevano. Neanche il mare, tutto quanto il mare che sciabordava e si gonfiava e schiumava e smaniava per lei, pareva interessarle.
-
Era la più ammirata sulla spiaggia: per un’intera stagione c’è chi l’ha invidiata e chi ha provato a conquistarla. Ma è solo quando le giornate hanno iniziato ad accorciarsi che ha reso evidente il motivo del suo disinteresse.
La regina arrivava all’ombrellone alle undici in punto. Compulsava con voluttà l’iPhone il tempo di una sigaretta, una sola. Poi, già nerissima, bruciava nel sole. Forse non era la più bella dello stabilimento ma si comportava come se lo fosse. E tutti i bagnanti le credevano, erano i sudditi ferventi dei suoi glutei sodi, della sua pelle salubre. Non salutava quando arrivava e neppure quando andava via. Neanche il mare, tutto quanto il mare che sciabordava e si gonfiava e schiumava e smani



