Cultura

Come la “gente di Trieste” vive in preda ai suoi conflitti

LaPresse
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  • Mescolanza di ceppi, storie, biografie diverse e distanti, a volte tanto pazzesche da risultare impensabili, eppure fuse in un territorio stretto tra quel mare quasi sempre piatto e l’altopiano alle spalle.
  • Un arcipelago di umanità, spesso dolente, racchiuso da Pietro Spirito, campano trapiantato alla frontiera orientale, in Gente di Trieste (Laterza 2021). Luogo di contrasti capace di scovare in quei conflitti, spesso irriducibili, la propria identità.
  • Presa così la suggestione si spinge oltre, a inglobare culture e passioni. Si fa artefice di un mondo, o un mito, destinato a dar conto di contraddizioni del vivere civile.

Capisco che il nome non sia referenza di italianità, Carl Weyprecht intendo, e in effetti fu tedesco di nascita anche se triestino di adozione, come parecchi altri. È passato alla cronaca del tempo, tra i posteri ha goduto meno fama, come pioniere dell’esplorazione polare. Era il giugno 1872, l’avventura si sarebbe prolungata un paio d’anni con uno sviluppo complicato, purtroppo doloroso. Oppure, Alice Zeriali, pittrice, classe 1909, aveva attraversato il secolo quasi per intero, intrattenend

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