«Nessuno in sala, milioni da casa» ha detto Fiorello dopo la sua irruzione in sala stampa per la consueta conferenza da Sanremo alla vigilia del grande debutto, martedì sera. Sarà il festival “whatever it takes”, a qualunque costo, hanno scherzato i giornalisti e la direzione Rai prendendo a prestito la frase celebre di Mario Draghi. Dopo le polemiche con il governo sul pubblico, e il settore della musica che cerca di mettere insieme i pezzi dopo i colpi della crisi, si va a cominciare.

La pandemia c’è e ci sarà, visibile nella sala vuota dell’Ariston, e nell’organizzazione, come ha sottolineato involontariamente il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri ringraziando «la Asl 1» prima e congratulandosi con Laura Pausini per aver appena vinto il Golden Globe poi. Il direttore artistico, Amadeus, ha annunciato che la cantante «sarà ospite mercoledì sera» prima di collegarsi tramite tablet e farle salutare la sala e i giornalisti collegati da remoto: «Sono in una zona arancione, ma mi sento bianca, rossa e verde», ha commentato la cantante. Lei è una delle artiste italiane che si avvicenderanno come ospiti nelle prossime serate, per quanto riguarda quelli che dovrebbero arrivare dall’estero, ha detto Amadeus, «alcuni avevano paura di spostarsi, altri si sarebbero trovati in difficoltà a farlo», come Naomi Campbell. Anche Lady Gaga, attualmente in Italia per girare un film sembra che non sia presa in considerazione: «Mi piacerebbe molto avere Lady Gaga, magari poterla avere. Ma è molto impegnata con il film. Tutto potrebbe accadere ma in questo momento non c'è possibilità di averla».

Festival a qualunque costo

«Non fare il Festival sarebbe stata la scelta più facile, ma sarebbe stata una sconfitta per tutti. Sono contento di essere qui. Non dimentichiamo che per il territorio è una promozione enorme» ha esordito il sindaco di Sanremo. Il direttore di Rai1, Stefano Coletta, ha risposto ai giornalisti: «Whatever it takes? Direi di sì. Non farlo sarebbe stato un grave vulnus per il servizio pubblico non essere qui e non organizzare questo grande show». All’inizio del suo intervento ha detto: «Il servizio pubblico garantisce una quota di spensieratezza». Fiorello, il primo a fare battute a tema governo, ha scherzato: «Nessuno di voi si può lamentare del cast. Amadeus è riuscito a mettere insieme Willie Peyote e Orietta Berti. È come se in un governo ci fossero Lega e Pd».

Covid-19 e crisi

Il festival che punta a dare una parentesi di spensieratezza, non ha avuto una preparazione serena. Fino all’ultimo Amadeus ha tentato di avere il pubblico in sala, e lì sono arrivate le polemiche per il no, con tanto di attacco del suo agente, Lucio Presta, al ministro della Cultura Dario Franceschini: «Non ho avuto modo di sentire il ministro né mi ha chiamato. So che oggi ha detto “viva Sanremo”, e spero sia il pensiero della maggior parte degli italiani. Sono contento che l'abbia detto ma non ci siamo sentiti», ha risposto a Domani il direttore artistico.

Il mondo degli Indie, lo stesso da cui proviene un gran numero di artisti che gareggeranno, aveva chiesto di posticipare, oppure di dimostrare con più forza la solidarietà dell’Ariston. Lo scorso fine settimana inoltre è stato organizzato il grande flashmob “L’Ultimo concerto”, dove gruppi e cantanti hanno deciso di lanciare il loro allarme con dei video dove hanno raccontato il loro rammarico, lasciando a bocca asciutta i fan che si aspettavano di vedere dei concerti in streaming: «Io credo si debba andare verso la normalità - ha detto ancora il presentatore -. Siamo solidali verso le persone che stanno soffrendo in tutti i settori, c'è gente disperata. Non è Sanremo che può risolvere i mali del mondo, un Sanremo dimesso o addirittura cancellato non avrebbe risolto». Molti artisti, ha aggiunto, «sono venuti a provare con l’emozione, dicendo “è un anno che non suono con una band”». Fiorello, dopo la seconda domanda sullo stesso argomento, ha specificato che lo spettacolo impegnerà molta gente, che avrà così la possibilità di fare il suo lavoro: «La Rai dovrebbe fargli una statua per tutto quello che sta facendo» ha detto dell’amico presentatore, e ha rilanciato la loro collaborazione: «Siamo gli inseparabili, neanche Renzi riuscirebbe a separarci». Anzi, si guarda già a un “Amadeus ter” ha ironizzato: «Fazio, Cattelan, De Filippi: Amadeus non molla l'osso, non ci pensa nemmeno. Io però non ci sarò» anche se il conduttore ha risposto: «Senza Fiorello non potrei mai fare Sanremo».

Gli artisti in gara

I 26 Big in gara a Sanremo saranno divisi nelle prime due serate del festival. I tredici artisti che si esibiranno domani sul palco dell'Ariston saranno in ordine alfabetico: Aiello, Arisa, Annalisa, Colapesce Dimartino, Coma_Cose, Fasma, Francesca Michielin e Fedez, Francesco Renga, Ghemon, Irama, Madame, Maneskin, Max Gazzè.

Mercoledì sarà invece la volta di Bugo, Gaia, Ermal Meta, Extraliscio, Gio Evan, Fulminacci, La Rappresentante di Lista, Lo Stato Sociale, Malika Ayane, Noemi, Orietta Berti, Random, Willie Peyote.

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