soldi e sentimento

Contro il dogma della reputazione: per sopravvivere, freghiamocene

Più del caso delle “femministe” indagate per stalking e delle chat in cui alcune di loro erano coinvolte, sono interessanti i temi che attraversano questa vicenda: i complotti contro i nemici funzionano proprio perché siamo tutti affascinati pornograficamente dalla distruzione delle reputazioni. Ma è un meccanismo che alla lunga porta a un’eccessiva prudenza nell’esprimere opinioni complesse

Quella che segue non è una provocazione, ma una proposta: chi fa lavoro intellettuale e culturale deve disinteressarsi della propria reputazione. Ridimensionare il problema della reputazione, in un tempo in cui si vive di visibilità e si muore di gogna, è oggi indispensabile per l’intelligenza. Non si può aspettare che la società cambi. Bisogna abbracciare una certa noncuranza. Gli intellettuali non sono banche che devono scongiurare le corse agli sportelli. Ci ho pensato in questi giorni, quand

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