il libro

Così la chiesa ha confinato il crimine della pedofilia nell’ambito del peccato

archivio storico Piazza San Pietro è la piazza antistante la basilica di San Pietro. Posta a margine del centro storico di Roma, a 19 m s.l.m., la piazza fa parte della Città del Vaticano ed è delimitata dal confine con lo Stato italiano; attraverso il rione Borgo che giace a est, i principali accessi sono da via di Porta Angelica o da via della Conciliazione. nella foto: preti in Piazza San Pietro Busta n° 48
archivio storico Piazza San Pietro è la piazza antistante la basilica di San Pietro. Posta a margine del centro storico di Roma, a 19 m s.l.m., la piazza fa parte della Città del Vaticano ed è delimitata dal confine con lo Stato italiano; attraverso il rione Borgo che giace a est, i principali accessi sono da via di Porta Angelica o da via della Conciliazione. nella foto: preti in Piazza San Pietro Busta n° 48

Nel libro “Peccato o crimine” di Francesco Benigno e Vincenzo Lavenia si parte da un caso di pedofilia del 1985, in Louisiana, per raccontare come la Chiesa  ha guardato e giudicato la pedofilia

  • Peccato o crimine, titolo del libro, sono le lenti attraverso le quali la Chiesa di Roma ha per secoli guardato e quindi giudicato gli abusi compiuti dai propri membri sui minori.
  • Risalire ai modi più antichi di intenderla, fra morale e diritto, e di sanzionarla, sono operazioni necessarie per spiegare la crepa che, dalla fine del Novecento, si è aperta fra le gerarchie della Chiesa e l’opinione pubblica.
  • L’indagine storica non può forse spiegare il motore profondo dell’azione aberrata, materia per perizie mediche e legali. Ma può fare molto nell’illuminare le circostanze che hanno reso possibile il loro impunito replicarsi all’interno della Chiesa.

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